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Circolare n. 5973 dell'11 novembre 2015 Raccolta buone pratiche su accoglienza e integrazione

Avviata dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione la raccolta sistematica delle buone pratiche in tema di accoglienza e di integrazione

Il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione ha avviato da tempo una strategia finalizzata ad ottimizzare il sistema di accoglienza e integrazione degli stranieri immigrati, dei rifugiati e richiedenti protezione internazionale, sostenendo le iniziative che riguardano e coinvolgono principalmente le Prefetture.

In considerazione della rilevanza del fenomeno migratorio e in coerenza con l’intendimento dianzi espresso, il Sottosegretario Domenico Manzione e  questo Dipartimento hanno promosso uno studio sul sistema di accoglienza italiano, a conclusione del quale è stato realizzato il “Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia. Aspetti, procedure, problemi”.

 Tale pubblicazione  è stata curata da un gruppo di studio formato da esperti di varia estrazione culturale e professionale, ed è stato presentato il 21ottobre scorso, in un Convegno, tenutosi presso questo Ministero, alla presenza dei Prefetti dei Capoluoghi di Regione e di altre autorità e rappresentanti dell’associazionismo e della stampa.

Il Rapporto, disponibile sul sito del Dipartimento nella sezione “Pubblicazioni” [1], fornisce una fotografia dello stato attuale del fenomeno migratorio, tenuto conto sia del quadro normativo europeo e nazionale, sia dell’attività in concreto svolta dalle Commissioni Territoriali, per poi presentare il sistema di accoglienza integrata che coinvolge, sotto diversi profili, Stato, Regioni, Enti Locali ed Organizzazioni non governative, oltre al mondo dell’associazionismo. In tale ambito, particolare attenzione viene dedicata ai minori stranieri non accompagnati, portatori di una debolezza strutturale, cui il sistema di accoglienza italiano ha riservato una risposta mirata e proporzionale in termini di tutela e di protezione.

La presenza di dati relativi al binomio migrazione/accoglienza, riportati nel Rapporto a beneficio di una trasparenza integrale del fenomeno considerato, consente di avere una buona conoscenza sia dei costi che delle criticità del sistema italiano.

Lo studio formula altresì alcune proposte riguardanti la gestione dei profili amministrativi, organizzativi, socio-economici ed anche di comunicazione, finalizzate a conseguire un approccio ordinario a quella che nella pubblicazione viene definita come una emergenziale ordinarietà.

Il Rapporto, poi, evidenzia alcune buone pratiche, scaturite dalle numerose iniziative avviate in ogni parte d’Italia, anche grazie a progetti finanziati con fondi europei, promosse dalle Prefetture, con la collaborazione di altri enti pubblici, associazioni ed organizzazioni no profit.

Inoltre, per la realizzazione concreta delle attività di volontariato, in linea con la circolare n. 14290 del 27 novembre 2014 di questo Dipartimento, molte Prefetture hanno sottoscritto protocolli d’intesa con gli attori istituzionali del territorio.

I risultati positivi connessi a tali azioni, proficui sotto il profilo socio-economico oltre che umanitario, meritano di essere comunicati ad una più ampia e qualificata  platea e condivisi anche al fine di replicarli in altre realtà, con i necessari eventuali adattamenti alle specificità locali, favorendo la costituzione di un capitale di cultura  professionale verificabile, spendibile, disseminabile.

Pertanto, si ritiene utile realizzare una raccolta delle buone pratiche tanto nel campo dell’accoglienza di richiedenti e titolari di protezione e asilo che dell’integrazione dei migranti regolari, anche tenuto conto delle positive iniziative dei Consigli Territoriali per l’Immigrazione.

A tal fine, si evidenziano le seguenti aree di attività su cui si ritiene importante raccogliere contributi:

sviluppo di reti e collaborazioni virtuose con attori del territorio;
rafforzamento delle competenze istituzionali nell’azione multilivello;
utilizzo di pratiche innovative nel campo dell’accoglienza;
orientamento, accompagnamento e facilitazione nell’accesso ai servizi;
apprendimento della lingua italiana;
storie di inserimento lavorativo e sociale;
processi di coinvolgimento volontario del richiedente asilo/rifugiato, sia per le ordinarie attività gestionali nelle strutture ospitanti che nella comunità locale;
interventi che favoriscano il positivo inserimento dei cittadini immigrati nei territori;
azioni per favorire l’integrazione e l’esercizio della cittadinanza attiva;
progetti di sostegno a favore di categorie vulnerabili, di cui all’art. 17  del D.Lgs. 142/2015 (minori, minori non accompagnati, disabili, anziani  ecc.).

 Ciò premesso, per la realizzazione della iniziativa si invitano le SS.LL. a segnalare le esperienze meritevoli attraverso una sintetica relazione illustrativa e l’inoltro di eventuale documentazione, utilizzando il format allegato alla presente che andrà inviato alla casella di posta elettronica dlci.buonepraticheaccoglienza@interno.it

Le iniziative saranno poi pubblicate e periodicamente implementate sul sito internet del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.

 

                                                                     


 

[1] http://www.libertaciviliimmigrazione.interno.it/dipim/export/sites/defau...

Ultima modifica:
07/05/2016 - 12:47