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Più sostegno nel Mediterraneo da tutti i Paesi Ue

«Noi lavoriamo per un subentro con Frontex all'operazione Mare Nostrum». Le direttrici strategiche: «Cooperazione con gli Stati dell'Africa per impedire le partenze, un'azione nel Mediterraneo e capacità di accoglienza in Europa».
Prima riunione informale ieri, 8 luglio, a Milano, per i ministri dell’Interno europei, sotto la Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha presieduto la riunione, ha registrato il riconoscimento da parte dei Paesi membri sulla necessità di un maggiore sforzo da parte di tutti nel Mediterraneo sui temi dell'immigrazione.

«Su questa base - ha detto Alfano in conferenza stampa - io credo tutti si atterranno. Le cose che stanno venendo fuori da Milano sono cose positive che non credo in futuro verranno contraddette».
Il ministro, incontrando i giornalisti con il Commissario Ue agli Affari Interni Cecilia Malmström, ha affermato che l'operazione Mare nostrum è una missione a tempo e che obiettivo dell'Italia è di sostituirla con Frontex: «Noi lavoriamo per un subentro con una operazione Frontex all'operazione Mare Nostrum. Spero che sia raggiunto questo obiettivo il più presto possibile. Le navi italiane devono essere sostituite dall'operazione Frontex, ci sono tutte le condizioni».
«Su Frontex ci vuole un impegno più forte degli Stati membri - ha ribadito - Frontex ha forza e può presidiare le frontiere del Mediterraneo se è sostenuto da tutti» e la strategia da seguire prevede una maggiore «cooperazione con gli Stati dell'Africa per impedire le partenze, un'azione nel Mediterraneo e capacità di accoglienza in Europa».
«Oggi abbiamo ricevuto solo complimenti per l'azione straordinaria di Mare Nostrum, per le vite salvate in mare - ha proseguito - l'Italia ha straordinarie capacità di accoglienza, ma non può accogliere tutti: adempirà come sempre ai propri obblighi, ma abbiamo chiesto il contributo di tutti».
 «Durante l'incontro di oggi a Milano - ha detto Alfano - i ministri dell'Interno e della Giustizia degli Stati membri dell'Unione europea hanno ribadito la volontà di contrastare fermamente l'immigrazione illegale. Bisogna avviare un'azione comune sempre più forte nei confronti dei Paesi africani per realizzare azioni volte a prevenire le partenze. Su questa linea è emersa un'unità da parte di tutti i Paesi e non ci sono state divisioni tra il Nord e il Sud dell'Europa, ma piuttosto la volontà di contrastare il traffico di esseri umani».

Ultima modifica:
13/04/2016 - 12:11