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Complesso Monumentale di Santo Spirito in Agrigento: ‘Le scuole visitano il cantiere’

Al fine di divulgare la conoscenza del proprio patrimonio storico-artistico, il Fondo Edifici di Culto ha promosso d’intesa con la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, il progetto ‘Le Scuole Visitano il Cantiere’.
Il progetto, rivolto agli studenti delle Scuole Medie Superiori, mostra in loco gli interventi di restauro degli stucchi settecenteschi di Giacomo Serpotta (10 marzo 1652 – 27 febbraio 1732), contribuendo a divulgare così anche le tecniche di conservazione di beni culturali, avvicinando i giovani alle risorse artistiche del proprio territorio.
Il Monastero di Santo Spirito è un complesso architettonico e monumentale di origine medievale situato nel comune di Agrigento, esattamente nel cuore del centro urbano-storico della città. Fondato nel 1299 dalla nobile marchesa Rosalia Prefoglio, detta pure "Marchisia" Prefoglio, moglie di Federico I di Chiaramonte, che negli ultimi anni della sua vita decise di donare la struttura alle monache benedettine dell'ordine cistercense a lei molto care. Gli agrigentini storicamente chiamarono il monastero con il termine dialettico “Bataranni” (in italiano, “grande porta”) per le sue dimensioni imponenti. Le monache benedettine rimasero nel monastero fino al 1866, quando un regio decreto, a pochi anni dalla unificazione dell'Italia, decise di espropriarle dalla loro dimora convertendo la sua destinazione d'uso prima come orfanotrofio e successivamente sala mensa per i poveri. Nel 1916 lo Stato decise di affidare la struttura al comune di Agrigento. Durante la seconda guerra mondiale divenne deposito per le armi belliche e nel dopoguerra fino ad oggi è rimasto Museo Civico con lo scopo di tutelarne l'integrità e la conservazione del luogo.

Ultima modifica:
15/04/2016 - 16:02