Immigrazione : presentato il Rapporto 2016 sui minori stranieri non accompagnati
Immigrazione : presentato il Rapporto 2016 sui minori stranieri non accompagnati
“I comuni italiani e le politiche di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.”
Roma, 27 luglio 2016- E’ stato presentato oggi il VI Rapporto sui minori stranieri non accompagnati, presso la sede nazionale dell’Associazione nazionale comuni di’Italia(ANCI) .
Il rapporto ripercorre le fasi cruciali dell’evoluzione del fenomeno nell’ultimo decennio, ponendo una particolare attenzione sul lavoro svolto dai Comuni Italiani e sulle problematiche, da loro affrontate, relative alla presa in carico dei minori che arrivano soli in Italia.
Il prefetto Morcone, nel suo intervento, ha ricordato che con il Piano nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari adulti, famiglie e minori stranieri non accompagnati - approvato in Conferenza unificata nel 2014 - si è inaugurato un nuovo approccio, attribuendo al Ministero dell’Interno la responsabilità dell’organizzazione dell’accoglienza.
La previsione della differenziazione degli interventi tra la prima e la seconda accoglienza costituisce una risposta efficace che garantisca elevati standard qualitativi, in considerazione della categoria particolarmente vulnerabile dei minori.
In particolare, ha proseguito Morcone, si è puntato sull’ampliamento dei posti, in seconda accoglienza nell’ambito del sistema Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), per tutti i minori non accompagnati sia richiedenti protezione internazionale che non.
Ma tutto questo, di fronte alla situazione di emergenza, registrata soprattutto al Sud e nelle Isole, non basta più. E’ la ragione che ha spinto il governo - ha spiegato il Capo Dipartimento- ad “inserire un emendamento nel decreto legge enti locali, con cui cercheremo di favorire una distribuzione omogenea in tutte le regioni di quote di minori che arrivano in Italia”.
“Preoccupa la concentrazione dei minori stranieri non accompagnati in alcune regioni del Sud; abbiamo il dovere di intervenire in alcune realtà come Palermo, Messina, Augusta, Reggio Calabria, Pozzallo, dove c’è una condizione insopportabile, non solo per il sindaco, ma anche per una corretta gestione ed una speranza per il futuro di questi giovani”.
L’auspicio formulato da Morcone è che “bisogna superare questa concentrazione innaturale in alcune aree del Mezzogiorno, aree che hanno già delle problematiche importanti, anche inerenti alla disoccupazione, e non so fino a che punto si potrà addizionare quest'altro fenomeno".
Hanno partecipato oltre al prefetto Morcone, Irma Melini, presidente commissione immigrazione ANCI, Luca Pacini, responsabile area welfare e immigrazione ANCI e Monia Giovannetti, fondazione Cittalia, curatrice del rapporto. Ha chiuso i lavori il vice presidente dell’ANCI e Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.