Lingue

Tu sei qui

“L'accoglienza degli immigrati non sia territorio di caccia per affaristi e speculatori”

«Ho sempre detto che non avremmo mai consentito che l'accoglienza degli immigrati potesse trasformarsi in territorio di caccia per affaristi e speculatori e che i prefetti sono a fianco dell'Autorità anticorruzione per riportare sui binari di legalità vicende in odore di corruzione». Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di un'informativa al Senato sul Centro per richiedenti asilo (Cara) di Mineo, in provincia di Catania.
​Questo, ha affermato Alfano, «è quello che è successo a Roma e Catania, dove i prefetti hanno nominato commissari» per le strutture finite al centro dell'inchiesta Mafia Capitale.
​Alfano ha poi sottolineato «che il Ministero dell'interno è organo garante della trasparenza e della legalità, come dimostrato dal ruolo incisivo giocato dai prefetti di Catania e Roma attraverso il commissariamento di due delle società coinvolte nella gestione del Cara».
«Il ministero dell'Interno - ha concluso Alfano - ha tutto l'interesse che sia fatta piena luce su questa vicenda e che ne venga presto definito ogni aspetto, ricostruendo il quadro delle responsabilità. Si apre ora una prospettiva diversa, in cui si dovrà necessariamente riconsiderare il sistema di affidamento e gestione della struttura di Mineo. Sono convinto che, nel rispetto della condivisione con il territorio e gli enti che ne sono espressione, le soluzioni migliori non potranno ignorare il modello di governance nazionale, utilizzando, cioè, forme di gestione diretta, analogamente alla generalità degli altri centri governativi».

Ultima modifica:
15/04/2016 - 11:57