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L'accoglienza della rete dello SPRAR

La rete del sistema SPRAR (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) si compone di una rete strutturata di enti locali che, per la realizzazione su progetti territoriali e accoglienze, dovute a richiedenti asilo e rifugiati accedono al fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo gestito dal Ministero dell’Interno.

L’accoglienza nella rete SPRAR è articolata nel 2014 su 432 progetti di cui 349 per categorie ordinarie, 52 per minori non accompagnati, 31 per persone con disagio mentale o disabilità. Nei progetti sono stati coinvolti 381 enti locali di cui 342 comuni, 31 province, 8 unioni di comuni. A livello di diffusione territoriale i progetti hanno coperto 19 regioni su 20, e 93 province su 110. Il numero totale di posti in accoglienza è di 20.752 di cui 19.514 per categorie ordinarie, 943 per minori non accompagnati, 295 per persone con disagio mentale o disabilità.

Oltre il 40% delle presenze si registrano nel Lazio (22,6% del totale nazionale) e in Sicilia (19,7%), seguite da Puglia (8,8%) e Calabria (8,4%); nelle restanti regioni il peso di tale presenza è inferiore al 6% mentre va ricordato che in Valle d’Aosta non sono presenti progetti della rete SPRAR. Lazio, Sicilia, Puglia e Calabria sono i territori con il maggior numero di posti. Il 61% degli accolti è richiedente protezione internazionale, il 15% è titolare di protezione umanitaria, il 13% di protezione sussidiaria e l’11% ha ottenuto lo status di rifugiato. Rispetto agli anni precedenti è diminuito in maniera significativa il peso percentuale dei rifugiati, a favore dell’incidenza dei richiedenti protezione internazionale. I richiedenti rappresentano infatti il 60% dei beneficiari ordinari e ben l’85% dei minori stranieri non accompagnati.

Se nel 2012 il numero di richiedenti asilo accolti nello SPRAR era il 30%, a fronte di un 70% di titolari di una forma di protezione (sussidiaria, umanitaria, o status di rifugiati), nel 2014 il rapporto si è praticamente ribaltato, con il 61% di richiedenti asilo accolti nello SPRAR. In seguito al numero crescente di arrivi sulle coste italiane, si è determinato, da un lato, un inserimento nella rete dello SPRAR anche di persone richiedenti asilo, che ha prodotto il conseguente allungamento dei tempi di permanenza correlati ai tempi e alle procedure delle domande presso le Commissioni territoriali, e dall’altro il generale allungamento dei tempi di presentazione e valutazione delle istanze dovuto ad un aggravio del lavoro nelle istituzioni preposte.

Inoltre, a seguito dell’accordo sancito il 10 luglio 2014 dalla Conferenza Unificata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito del “Piano per fronteggiare il flusso straordinario di migranti, adulti, famiglie e minori non accompagnati”, sono stati incrementati i posti per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati” anche non richiedenti asilo, specificando che il contributo statale pro capite/pro die per questi posti sarebbe stato di 45 euro. Sono stati quindi individuati e attivati 216 posti aggiuntivi per minori non accompagnati.

Nel 2014 i progetti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo – FNPSA, che costituiscono la cosiddetta rete strutturale dello SPRAR, sono stati complessivamente 432, di cui 349 destinati all’accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale appartenenti alle categorie ordinarie, 52 destinati a minori non accompagnati e 31 a persone con disagio mentale e disabilità fisica. Complessivamente, i progetti finanziati dal FNPSA hanno reso disponibili 20.752 posti di cui 19.514 destinati alle categorie ordinarie 943 all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e 295 per persone con disagio mentale e disabilità fisica

Lo SPRAR rappresenta inoltre la struttura di riferimento dove far confluire tutte le situazioni di vulnerabilità emergenti. In ogni caso, per ognuna delle persone accolte rimane il principio fondamentale del carattere temporaneo dell’accoglienza (sei mesi, rinnovabili per altri sei), che è sempre finalizzata a creare autonomia e inserimento dei beneficiari.

Per ampliare la capacità ricettiva dello SPRAR è stato pubblicato in data 7 ottobre 2015 un avviso pubblico rivolto agli Enti Locali che prestano, o intendono prestare, servizi di accoglienza e che permetterà di aggiungere 10.000 posti. Il bando contiene elementi migliorativi importanti rispetto al passato, come la drastica riduzione del cofinanziamento da parte dei Comuni, che scende alla quota del 5%.