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Carta della buona accoglienza per un nuovo modello di integrazione

Firmata da Interno, Anci e Alleanza cooperative sociali rafforzerà la rete territoriale sull'esempio Sprar

Una risposta più forte al problema dell’inclusione delle persone migranti, basata su quello che c’è già di positivo sui territori e sull’esportazione massima di un modello di accoglienza, lo SPRAR, da ampliare progressivamente in ogni tipologia di centro.

 

Ecco il senso dell’impegno che il Prefetto Morcone per il Dipartimento per le libertà Civili e l’Immigrazione, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, per l’ ANCI, e il dott. Giuseppe Guerini, per l’Alleanza delle cooperative sociali, che rappresenta il 90% degli operatori di settore, hanno siglato ieri al Viminale.

 

E’ finalmente chiaro a tanti che l’approccio emergenziale del soccorso e della prima accoglienza ha una direzione ulteriore e vincente nella inclusione delle persone migranti che sono ospitate nel nostro Paese, che deve avvenire in piena sintonia tra amministrazioni centrali e territoriali ma in assoluta trasparenza delle procedure.

 

Si tratta di un percorso da sviluppare da subito, sostenuti dalla spinta riformatrice che si assiste nel mondo del Terzo Settore e nel codice degli appalti, pur nella consapevolezza che la reperibilità immediata di strutture a breve termine dopo gli sbarchi rimane ancora un peso molto gravoso per Prefetti e Sindaci.

 

Nel documento, un elenco molto preciso delle rinnovate disponibilità che provengono dallo stesso mondo delle Cooperative e degli enti gestori, che hanno dichiarato “meglio una best practice in più ed un associato in meno se quest’ultimo persegue intenti soltanto speculativi e di guadagno”.

 

Presto la Direttiva congiunta arriverà ai Prefetti per chiarire nello specifico le nuove opportunità da cogliere e i nuovi impegni.

Ultima modifica:
19/05/2016 - 16:12