Fondo edifici di Culto : tre volumi per scoprire Santa Maria della Vittoria
Si è svolta sabato scorso nella chiesa romana di Santa Maria della Vittoria la presentazione dei tre volumi dedicati al sacro edificio, considerato come “una testimonianza fondamentale della storia europea”.
La pubblicazione raccoglie i contributi a un importante convengo internazionale tenutosi a Roma il 6 e 7 maggio 2022, organizzato dal Professore Francesco Gui, per molti anni ordinario della cattedra di Storia Moderna di Sapienza Università di Roma. Il tema è quello del rapporto fra la chiesa di via XX Settembre e la vittoria riportata dai cattolici sui protestanti nella battaglia della Montagna Bianca che, nel 1620, diede inizio alla sanguinosa Guerra dei Trent’anni. Questa fu l’ultima delle guerre di religione, alla fine della quale la Pace di Vestfalia segnò l’inizio della tolleranza religiosa come primo fondamentale elemento per la costruzione politica unitaria dell’Europa contemporanea.
I contributi contenuti nei tre volumi si debbono a studiosi italiani e della Repubblica Ceca, e spaziano dall’esame dell’evento che aprì la guerra e del suo contesto all’illustrazione degli aspetti artistici e architettonici della chiesa carmelitana di Santa Maria della Vittoria. Quest’ultima non è soltanto una delle 852 chiese del Fondo edifici di culto amministrato dal Ministero dell’interno, ma ha un posto speciale in tale patrimonio per la ricchezza delle opere d’arte che vi si conservano, tanto che deve la sua notorietà soprattutto per il gruppo scultoreo nel quale Gian Lorenzo Bernini rappresentò l’estasi o transverberazione di Santa Teresa d’Avila.
Ciò è quanto ha sottolineato, in apertura della manifestazione, il Prefetto Alessandro Tortorella, Direttore centrale degli Affari dei culti e dell’Amministrazione del Fondo edifici di culto.
Il Prefetto ha tenuto a precisare anche che, oltre agli aspetti legati al passato, l’Amministrazione ha ben presente quelli che interessano il futuro dell’edificio sacro, poiché la Direzione centrale è pienamente impegnata con le proprie risorse economiche a garantire, secondo i compiti istituzionali, la conservazione, il restauro, la tutela e la valorizzazione di questa perla dell’arte barocca nel cuore di Roma, specialmente in vista dell’imminente Giubileo.
In ultimo, occorre ricordare che proprio, nell’ambito dell’attività di valorizzazione, la Direzione ha inteso dare un diretto contributo alla pubblicazione fornendo molte immagini del terzo volume, al quale ha peraltro partecipato con due saggi il bibliotecario del Fondo edifici di culto, dott. Carmine Iuozzo.