“Migrazioni e Minori in movimento in Europa”
Roma, 23 giugno 2016 – Si è aperta nella tarda mattinata di oggi, a Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia, la 13° Conferenza Annuale dell’Associazione europea dei direttori generali responsabili per l’immigrazione G-Disc.
In apertura dei lavori, il Prefetto Morcone, capo del Dipartimento per le libertà Civili e l’Immigrazione, che ha organizzato la ‘due giorni’ di confronto su minori e migrazioni in Europa, ha letto il messaggio di benvenuto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato ai partecipanti alla Conferenza.
Il Capo dello Stato, nell’auspicare che il confronto possa contribuire a definire una risposta comunitaria alla sfida epocale delle migrazioni, ha ricordato che ‘L’Europa si fonda su valori di civiltà, che la storia e la cultura dei nostri popoli hanno progressivamente plasmato. Questi valori fanno perno sulla centralità della persona umana, sulla sua libertà, sull’universalità dei diritti fondamentali e la pari dignità di ogni donna e uomo, costituendo la base stessa dell’identità europea. Dobbiamo averne coscienza nell’azione pubblica.’
Il messaggio prosegue sottolineando che ‘Le migrazioni sono spesso frutto di disperazione e generano paura, soprattutto nelle aree più deboli dei nostri paesi.’ E, ancora, ‘Occorrono, invece, politiche lungimiranti, equilibrate per non ricadere nella tragica illusione dei muri e dei fili spinati. L’Europa non può deturpare se stessa, pensando così di mettersi al riparo da ciò che le accade intorno. L’Europa possiede tutte le energie, umane e politiche, per fornire una risposta all’altezza della sua civiltà e delle sfide che è chiamata ad affrontare. Occorre essere e agire da comunità, consapevoli del destino comune. Occorre rafforzare il progetto unitario. Ciascuno dei nostri Stati, da solo, non può andare lontano.’
Il Presidente ha infine focalizzato il messaggio sulla rilevanza e la drammaticità della tematica al centro del dibattito di quest’anno del G-Disc. Ha, infatti, posto l’accento sul fatto che ancora di più i minori interpellano il nostro senso di umanità e mettono alla prova le nostre capacità organizzative. Per questo, per il Capo dello Stato, occorre chiedersi come accoglierli ed aiutarli nella crescita, nella ricerca di un futuro libero. Per questo, un ruolo molto importante viene svolto dalle associazioni di volontariato e dalla società civile che, per il Presidente Mattarella, possono integrare l’opera delle Istituzioni pubbliche e agevolare la spontanea solidarietà delle famiglie.
Il Prefetto Morcone, nel suo intervento, ha voluto sottolineare che nel G-Disc sono rappresentati tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e che proprio per questo, esso costituisce un luogo di confronto privilegiato nel quale si ripongono importanti aspettative per l’individuazione di percorsi e strategie condivise, da proporre ai decisori politici europei, che consentano di trasformare le difficoltà del complesso argomento trattato in questa edizione in opportunità sia per i minori sia per le società che li accolgono.
Per Morcone, infatti, il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, negli ultimi anni, in Europa, ha assunto dimensioni impressionanti e l’obiettivo del G-Disc di questi giorni deve essere di mettere a fattore comune problemi concreti, ma soprattutto le best practices di settore.
Gattiker, Segretario di Stato Svizzero per le Migrazioni e presidente del G-Disc, dopo aver ricordato la strategica posizione dell’Italia, ha riconosciuto il forte impegno che il nostro Paese, soprattutto in un settore così strategico, sta portando avanti, non soltanto nelle sedi politiche Internazionali e Comunitarie, ma anche a livello tecnico e pratico.
Gattiker ha poi sottolineato che una problematica non secondaria si rinviene nel conflitto tra parte della classe politica e cittadini sulla valutazione dei flussi migratori in atto e che fa pendere la bilancia delle decisioni politiche di volta in volta in relazione alle spinte emotive del momento.Infine, il Presidente del G-Disc ha affermato che si tratta di affrontare, a livello generale, una sfida che si caratterizza per aspetti sempre diversi e sempre nuovi e che, per questo, richiede decisioni urgenti, condivise ed efficaci.
Elaine Chase dell’Università di Londra ha illustrato le condizioni dei minori stranieri non accompagnati nel Regno Unito. Ha evidenziato che la vera sfida, anche in Inghilterra, è quella di far emergere in modo chiaro le loro storie. Spesso molti di loro non rispondono ai criteri necessari per ottenere lo status di rifugiato e così, una volta maggiorenni, diventano ancora più vulnerabili, con effetti molto pesanti anche sulla stessa società che li ospita. Si è puntato molto sul fondo per i rimpatri, con cospicui investimenti, ma gli effetti concreti non sono stati sempre quelli sperati.
Altre problematiche che la Chase ha fatto emergere sono le difficoltà pratiche cui si va incontro nella valutazione dell’età effettiva delle persone, nonchè la evidente insufficienza di corrette informazioni sui loro diritti, una volta divenuti maggiorenni.