“Migrazioni e Minori in movimento in Europa” - Giornata conclusiva
Roma, 24 giugno 2016 – Si è conclusa oggi la la Conferenza G-Disc.
In apertura di giornata, il prefetto Gabrielli ha sottolineato, tra l’altro, che l’umanità che migra, se non viene adeguatamente accompagnata nel suo percorso ed accolta, può rappresentare un problema per i luoghi di approdo. Occorre, quindi, il massimo coinvolgimento di tutti, decisori politici, vertici amministrativi e singoli operatori, a livello nazionale ed europeo, nell’orientare la propria attività verso percorsi di accoglienza condivisi ed efficaci.
Nel prosieguo della mattinata, Frédérick Desgrais e Angela Valenza, della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale hanno illustrato l’attività svolta, finalizzata al ripristino dei legami familiari dei minori ed anche alla prevenzione da separazioni rispetto al nucleo familiare di origine.
Il direttore dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM), Federico Soda, ha ricordato che sono 33 milioni le persone con età inferiore ai 20 anni che migrano e che circa il 40% ha meno di 9 anni. Si tratta di persone che vengono spinte dalle loro famiglie a migrare con l’idea di un futuro migliore in un altro Paese.
Soda ha rappresentato poi la necessità di intervenire nei paesi d’origine e/o in quelli di transito e di porre a disposizione dei migranti, nei punti di sbarco, un sistema di mediatori culturali che possa aiutare nella determinazione dell’età, nell’identificazione di vittime di tratta, nella individuazione delle motivazioni che hanno spinto alla migrazione e nella possibilità di far accettare ai migranti l’idea di un rimpatrio volontario nel paese d’origine.
Per l’UNHCR, Sophie Magennis e Stephane Jaquemet hanno illustrato le numerose problematiche connesse al grande flusso di minori stranieri non accompagnati nel territorio dell’Unione Europea e delle relative sfide che i Governi dovranno affrontare anche in futuro.
Hanno evidenziato che l’età dei migranti si sta abbassando e che la procedura di relocation prevista anche per i minori non è stata molto utilizzata, mentre sarebbe opportuno promuoverla.
Jacquemet, in particolare, ha proposto che gli Stati si attivino per raccogliere più dati sui singoli migranti, per sostenere maggiormente le loro esigenze, per incentivare i programmi di accoglienza e per fare qualcosa in più per meglio accogliere i minori.
Dopo i report sui lavori delle sessioni parallele in cui si è trattato del processo di determinazione dell’età dei richiedenti asilo, da cui è emerso il diverso approccio dei singoli Stati sulla rilevante tematica, e delle ragioni che spingono i minori a migrare, il prefetto Morcone ha tracciato un bilancio della Conferenza.
Ha evidenziato che il dibattito, durante la ‘due giorni’ su ‘Minori e migrazioni’, è stato particolarmente ricco, approfondito e proficuo.
Morcone ha sottolineato che l’Italia, in particolare, ha formulato la proposta, particolarmente apprezzata da parte di tutti i partecipanti, di istituire un gruppo tecnico, che il nostro Paese si è offerto di ospitare, che dovrebbe includere un rappresentante per ogni Stato.
L’obiettivo condiviso è quello di proseguire la discussione e gli approfondimenti su una tematica sulla quale c’è ancora tanta strada fare. In particolare, ha detto Morcone, sarà importante approfondire le questioni più importanti emerse nel corso della conferenza: innanzitutto, la necessità della condivisione sugli standard più elevati da garantire nella fase di accoglienza dei minori; cruciale è poi individuare procedure armonizzate per l’accertamento dell’età; necessaria diventa anche la individuazione di percorsi in tema di rimpatri volontari assistiti, che devono presupporre il previo accertamento del migliore interesse del minore, concetto sulla cui interpretazione sarebbe opportuna una maggiore uniformità.
Si è poi soffermato sulla tematica della tratta, problema connesso allo sfruttamento sessuale e lavorativo dei minori, che deve essere affrontato con impegno profondo ed energico da parte di tutti in maniera congiunta.
La conferenza G-Disc ha rappresentato, in definitiva, per il prefetto Morcone, una occasione importante per un confronto franco ed amichevole, anche al di fuori di formalismi, nella consapevolezza di voler sempre più appartenere ad una casa comune proprio nel giorno in cui il Regno Unito ha deciso di allontanarsi dall’Unione Europea.
Il Presidente del G-Disc Gattiker ha chiuso i lavori, ringraziando l’Italia dell’ospitalità e della proposte formulate, in primis quella sulla costituzione di un gruppo di esperti che prosegua nell’impegno sulla cruciale tematica dei minori migranti. Gattiker ha infine posto in evidenza che il G-Disc si è dimostrato un efficace forum, indispensabile per uno scambio di informazioni necessarie e che deve diventare ancora più attrattivo, coinvolgendo un sempre crescente numero di Stati, così come è accaduto quest’anno in Italia, con la preziosa e importante partecipazione della Turchia.
