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Progetto formativo " L'identità non si rassegna - Linea di confine"

Difficoltà e integrazione degli immigrati di seconda generazione. In programma il 4 ottobre 2016 il docufilm “Linea di Confine”

Roma, 30 settembre 2016

Prosegue il progetto formativo “L’identità non si rassegna – Linea di confine”, ideato per i volontari del servizio civile presso la Direzione Centrale dei Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze.
Il 4 ottobre 2016, alle ore 10, presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, in via Caetani 32 a Roma, nel corso di un incontro dedicato agli immigrati di seconda generazione presenti nel nostro paese, sarà proiettato il docufilm “ Linea di Confine” (2016) per la regia di A. Buldini e A. G. Stasi.

 Il film nasce da una collaborazione tra l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisi (ICBSA), l’Istituto Artistico G. Carlo Argan di Roma e il laboratorio multimediale DISACCORDI. La storia si sviluppa in tre contesti: il primo racconta gli eventi drammatici della cronaca di una guerra in atto e le sue conseguenze; si passa poi al laboratorio DISACCORDI e al Liceo Argan,  luoghi in cui gli studenti trovano spazio e tempo per potersi esprimere con la loro creatività; ed infine si chiude con le interviste ai ragazzi figli di immigrati che si aprono ad un dialogo più intimo sulle loro storie di integrazione.

I registi  Buldini e Stasi descrivono  così la loro opera:

“Ci sono linee di confine che sorgono quando i confini tra esseri umani non sembrano trovare soluzione che non sia quella dell’aggressione e della difesa, e questi sono i confini visibili; ma ci sono altri confini, invisibili, che sorgono tra di noi e minano la capacità di una convivenza umana. Indagare questi aspetti ci apre, noi pensiamo, ad un modo nuovo di fare racconto e formazione”.

Sono previsti gli interventi di:
Massimo Pistacchi (Direttore ICBSA);
Pref. Angelo Di Caprio (Direttore della Direzione Centrale dei Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze);
Paolo Masini (Responsabile Progetto MigrArti – MiBACT);
Mauro Valeri (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali);
Mary Tortolini (Ministero dell’Interno – Direzione Centrale dei Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze)
e di  alcuni volontari del Servizio Civile Nazionale.
Concludono Antonio Buldini e Annio  G. Stasi, registi e ideatori del documentario

 

 

 

 

Ultima modifica:
06/10/2016 - 12:46