Lingue

Tu sei qui

Scegli di donare il 5x1000 Irpef al Fondo Edifici di culto

Da oggi grazie alla scelta a favore del FEC del 5 per mille IRPEF potranno essere implementate ulteriori attività di restauro a protezione della nostra storia e cultura.

La destinazione del 5 per mille in favore del FEC può essere effettuata mediante compilazione dell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi denominato SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE IRPEF firmando il riquadro relativo al FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI TUTELA, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI (SOGGETTI DI CUI ALL’ARTICOLO 2, COMMA 2, DEL D.P.C.M. 28 LUGLIO 2016, e apponendo il codice fiscale 97051910582.

In data 1 maggio u.s, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha inserito il Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) fra i soggetti ammessi al benificio del 5 per mille dell’IRPEF destinato, a scelta del contribuente, al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Il Fondo Edifici di Culto, istituito dalla Legge 20 istituito 1985, n. 222, attuativa dell’Accordo del 1984 tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, ha come finalità la conservazione, la manutenzione e la tutela del proprio patrimonio, costituito principalmente da edifici di culto di grandissimo pregio storico, artistico, religioso e culturale, e dalle opere d’arte ivi custodite.

Appartengono al patrimonio del FEC oltre 820 edifici sacri, fra questi se ne citano alcuni, universalmente conosciuti per l’alto rilievo storico-artistico: S. Chiara con annesso Monastero, S. Domenico Maggiore e S. Gregorio Armeno a Napoli, la Basilica di Santa Croce, S. Maria Novella e S. Marco a Firenze; S. Maria in Aracoeli, S. Maria del Popolo, S. Maria della Vittoria, S. Ignazio, S. Maria Nova o S. Francesca Romana, S. Maria Sopra Minerva, S. Andrea della Valle, la Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio a Roma; la Chiesa del Gesù-Casa Professa e S. Maria dell’Ammiraglio o della Martorana a Palermo; S. Domenico, S. Maria dei Servi e la Chiesa del Corpus Domini a Bologna. Michelangelo, Guido Reni, Paolo Veneziano, Caravaggio, Gian Lorenzo Bernini, Domenico Antonio Vaccaro, Cavalier d’Arpino, Tiziano, sono alcuni degli autori più illustri e rappresentativi dei più grandi capolavori della storia dell’arte internazionale, le cui opere sono conservate nelle chiese del Fondo Edifici di Culto.

Insieme alle chiese, il Fondo annovera nel suo patrimonio importanti aree museali fra cui le “Case Romane” sottostanti la Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio a Roma: una domus romana unica per la sua ricchezza e conservazione; il Museo dell’Opera di S. Chiara con l’adiacente chiostro maiolicato nell’omonimo Monastero campano e la Sala degli arredi sacri all’interno della Basilica di S. Domenico Maggiore a Napoli. Il Fondo è proprietario di beni di altra natura, tra i quali spicca per la sua particolarità la Foresta di Tarvisio, un’estensione di circa 23.000 ettari all’interno della Provincia di Udine, confinante con la Slovenia e l’Austria: un’area naturale incontaminata che si presenta ancora in tutta la sua integrità e particolarmente apprezzata per la presenza di rari esemplari di flora e fauna. Il Fondo Edifici di Culto annovera tra i suoi beni anche un interessante fondo librario antico, custodito nella Biblioteca della Direzione Centrale e costituito da circa 400 volumi editi dall’anno 1552.

Negli ultimi 5 anni sono stati finanziati interventi di manutenzione e restauro per oltre 30 milioni di euro. Ciò grazie ai proventi derivanti dalla gestione del patrimonio fruttifero e con il contributo annuale dello Stato attualmente pari ad € 1.679.723,00.

Ultima modifica:
26/11/2018 - 11:09