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Le nuove minoranze

Nell’ ordinamento giuridico il concetto di minoranza è legato alla peculiarità linguistica e trova il suo fondamento nell’art. 6 della Costituzione: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. Nell’interpretazione dell’art. 6 della Costituzione è prevalso il principio della “territorialità”, che di fatto esclude dal dettato normativo la minoranza Rom in quanto “minoranza diffusa”, ossia priva di una concentrazione territoriale stanziale.

Quando si parla di comunità Rom, Sinti e Caminanti,  ci si riferisce ad una tipologia diversificata di soggetti: cittadini italiani, cittadini appartenenti ad altri Paesi U.E., cittadini provenienti da Paesi extra comunitari,  stranieri a cui è stato riconosciuto il diritto di asilo ed apolidi. Si tratta di una miriade di gruppi caratterizzati da una serie di somiglianze che includono la lingua, le modalità di vita, le tradizioni culturali e l’organizzazione familiare, che nel tempo si sono anche fuse con elementi di altre popolazioni.

Secondo le ultime rilevazioni disponibili, il numero di persone appartenenti alle predette minoranze mediamente si aggirerebbe intorno alle 140.000, da intendersi come indicativo di una presenza tra le 110.000 e le 180.000 unità.

L’Area  segue le tematiche connesse all’integrazione delle nuove minoranze,  mediante attività di studio e consulenza. Cura le relazioni con le istituzioni internazionali e comunitarie in materia (Consiglio d’Europa, Commissione europea, OSCE/ODIR, Commissario d’Europa per i diritti umani) e partecipa all’attuazione della Strategia Nazionale d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti 2012-2020, in particolare attraverso la costituzione di un Tavolo giuridico per l’esame delle problematiche inerenti lo status giuridico dei Rom provenienti dalla ex Iugoslavia.

L’Area  è stata impegnata, altresì, nella realizzazione del progetto denominato “Accrescere le competenze degli operatori sul fenomeno Rom” nell’ambito del P.O.N. cofinanziato con il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Obiettivo Convergenza 2007-2013, Obiettivo Operativo 2.6 “Contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza”.

Il progetto, che ha avuto anche una valenza trasnazionale, è stato realizzato dalla cooperativa sociale NOVA onlus, ente attuatore, ed ha visto la partecipazione attiva di circa 500 operatori con oltre 1.900 ore di formazione. Obiettivo dell’iniziativa è stata la costituzione di reti territoriali aventi  determinate  caratteristiche a livello locale e regionale, quali la sostenibilità e progettualità e la capacità di coordinamento.

Il progetto, che si è concluso il 31 dicembre 2013, ha previsto le seguenti modalità di realizzazione:

Formazione: realizzazione di percorsi formativi sulle problematiche rom, con la partecipazione di personale docente selezionato. Networking: realizzazione di reti territoriali sul tema delle politiche di inclusione dei rom presenti in diversi contesti locali delle Regioni Obiettivo convergenza e la promozione e diffusione delle buone pratiche. Comunicazione: realizzazione di attività di sensibilizzazione , comunicazione e promozione degli interventi.