Il principio dell"ignorantia legis non excusat" valido anche per l'extracomunitario colpevole
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 26799 del 12 luglio 2010, ha rigettato il ricorso presentato da un cittadino extracomunitario avverso la decisione con la quale la Corte di Appello di Reggio Calabria aveva emesso, nei suoi confronti, sentenza di condanna per ricettazione e commercio di cd pirata. L'extracomunitario aveva eccepito la non conoscenza della legge italiana ma la suprema Corte ha stabilito che lo straniero non può invocare, quale esimente, la non conoscenza della legge italiana a prescindere dal livello di scolarizzazione
Il principio della "ignorantia legis non excusat", per quanto mitigato in talune sentenze, mantiene quindi tutta la sua forza ed anzi si estende anche ai cittadini extracomunitari.
Nel caso di specie i giudici di piazza Cavour hanno dichiarato inammissibile il ricorso condannando altresì l'immigrato al pagamento delle spese processuali ed al versamento di mille euro a titolo di ammenda.