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VERSO UN NUOVO SISTEMA DI ACCOGLIENZA

Il Ministero dell’Interno, chiamato dall’Intesa a realizzare il nuovo sistema di accoglienza per MSNA, ha predisposto interventi a sostegno dei Comuni volti ad ampliare il numero dei posti per la prima e la seconda accoglienza, contribuendo anche economicamente ai relativi oneri.

Infatti, la Struttura di missione, fin dalla sua costituzione, ha avviato interlocuzioni con la Commissione Europea per fruire di risorse che consentissero l’apertura di centri ad alta specializzazione per la prima accoglienza dei MSNA.

            Il sostegno dell’Unione Europea si è concretizzato nell’approvazione della Misura Emergenziale “Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati” del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) per un importo complessivo pari ad euro 13.277.400,00 di cui euro 11.949.660,00 di quota comunitaria ed euro 1.327.740,00 di quota nazionale.

            Allo scopo di utilizzare pienamente le risorse assegnate, sono stati predisposti due Avvisi pubblici rispettivamente in data 23 dicembre 2014 e 1° aprile 2015, che  hanno consentito di attivare nell’immediato nuovi 737 posti in 15 centri di accoglienza situati in 9 regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana) dedicati a MSNA provenienti da sbarco o rintracciati sul territorio a seguito di eventi di sbarco.

Si tratta di un’ospitalità conforme ai severi standard previsti dalla normativa statale e regionale in materia di accoglienza dedicata ai minori, italiani e stranieri. Per la particolare vulnerabilità dell’utenza accolta, le attività sono state svolte dal Ministero dell’Interno in partenariato con ANCI, CRI, OIM, Save the Children e UNHCR, che hanno curato, in particolare, il supporto nei confronti degli operatori di tali centri.

            Il termine delle attività di accoglienza offerte in questi centri era inizialmente previsto al 17 dicembre 2015, ma è stato prorogato fino al 22 febbraio 2016 dalla Commissione Europea, nell’ambito delle economie registrate.

            In considerazione delle perduranti esigenze di accoglienza, è stata disposta dall’Autorità Responsabile FAMI, a valere sulle risorse ordinarie del Fondo, l’ulteriore proroga delle attività in questione fino al 22 agosto 2016.

            Per effetto di tale proroga, attualmente sono attivi 640 posti distribuiti tra 13 centri in 7 regioni.

Per quanto riguarda la seconda accoglienza, il Ministero dell’Interno, fin dal secondo semestre del 2014, ha curato la messa a disposizione di posti aggiuntivi, in numero di 214, nei progetti della rete SPRAR dedicati ai minori.

Successivamente, la capienza di posti nella rete SPRAR è stata ulteriormente ampliata con l’emanazione di un bando – d. m. del 27 aprile 2015 - che ha consentito l’attivazione, a partire dal 1° dicembre 2015 e fino al 31 dicembre 2016 di nuovi 1.010 posti dedicati ai minori.

Inoltre il Ministero, a partire dal 1° gennaio 2015, a valere sul Fondo nazionale per l’accoglienza dei MSNA (LINK) sostiene economicamente i Comuni per l’accoglienza offerta ai minori.     

            Parallelamente agli interventi sopra descritti, è intervenuta l’approvazione del decreto legislativo n.142/2015 che disciplina anche l’accoglienza dei MSNA (art. 19, comma 1 del d.lgvo n. 142/2015).

            In tal senso è in fase di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze il decreto che stabilisce le modalità di accoglienza e gli standard strutturali degli istituendi centri governativi di prima accoglienza per MSNA.

            Nelle more della realizzazione di tali centri governativi, è stato pubblicato un bando  per la creazione di centri che accolgano, in questa delicata fase di transizione al nuovo sistema, i MSNA comunque rintracciati sul territorio nazionale.  L’iniziativa è finanziata con risorse ordinarie del F.A.M.I.

            Per consentire il transito dei minori dalla prima alla seconda accoglienza, è stato pubblicato anche un nuovo bando SPRAR .

 

SPRAR