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Ufficio VII - Minoranze e apolidia

Dirigente dell'Area
Viceprefetto (vacante)

Casella di posta elettronica ordinaria:

Casella di posta elettronica certificata: areaivminoranze@pecdlci.interno.it

 Casella di posta elettronica certificata: apolidiaistanze@pecdlci.interno.it

L’Ufficio VII svolge attività di studio e di consulenza su tematiche connesse alla tutela delle minoranze linguistiche storiche di cui alle leggi 482/1999 e 38/2001 ed all’integrazione delle nuove minoranze. Mantiene rapporti con le istituzioni internazionali ed europee (ONU, Consiglio d’Europa, Commissione europea, OSCE), elaborando rapporti periodici e risposte ai questionari.

Collabora con il Comitato tecnico istituito presso il Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la valutazione e l’approvazione dei progetti di tutela delle minoranze; organizza il Tavolo istituzionale permanente sulle questioni attinenti la minoranza slovena in Italia, istituito con decreto del Ministro dell’interno il 4 luglio 2012, svolgendo approfondimenti sulle relative tematiche; mantiene rapporti con le istituzioni internazionali ed europee con scambi di informazioni e di pareri sulle varie Convenzioni ratificate dal nostro Paese; concorre, altresì, all’attuazione degli accordi internazionali per la protezione delle minoranze nazionali.

Costituisce il punto di contatto nazionale per la verifica sullo stato di attuazione della Convenzione Quadro della Unione Europea per la protezione delle Minoranze Nazionali.

Nell’ambito di tutela della cennata Convenzione rientrano anche le Comunità Rom, Sinte e Caminanti (RSC), pur se non tutelate dalla predetta L.482/1999, poiché non legate ad uno specifico territorio.

Per l’integrazione di tali comunità, sulla base delle indicazioni della Commissione Europea,

è stata adottata la nuova Strategia Nazionale di Inclusione 2021-2030, a cura dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR), anche sulla base delle indicazioni dell’Ufficio, che opera costantemente tramite le Prefetture un monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi assunti in sede locale. Tale Strategia, partendo dai quattro assi di intervento di quella appena conclusa (abitazione, salute, scuola, lavoro), è destinata ad ampliare tali ambiti che sono ridisegnati nella seguente modalità:

  • inclusione,
  • partecipazione,
  • istruzione,
  • occupazione,
  • sanità,
  • problematiche abitative.

L’Ufficio ha riattivato il Tavolo interistituzionale per il riconoscimento dello status giuridico di RSC, per l’analisi e la soluzione delle problematiche inerenti lo status giuridico dei rom in particolare provenienti dalla ex Iugoslavia.

L’attività dell’Ufficio è anche incentrata sulla trattazione delle richieste di riconoscimento dello status di apolide.

L’Italia ha ratificato nel 1962 la Convenzione di New York del 1954 sullo status di apolidia e nel 2015 la Convenzione di New York del 1961 sulla riduzione dei casi di apolidia. Ha inoltre sottoscritto, e ne ha in corso la ratifica, la Convenzione Europea sulla Nazionalità del 1997.

L’ accertamento per la determinazione dell’apolidia è attribuito al Ministero dell’Interno il quale, ai sensi dell’art. 17 del D.P.R. n. 572 del 12/10/1993 “Regolamento di esecuzione della legge 5 febbraio 1992, n. 91”, in presenza dei requisiti, riconosce e certifica lo status di apolide, adottando un provvedimento che è ricognitivo e non costitutivo di status.

L’istanza ai sensi dell’art. 17 del D.P.R. n. 572 del 12/10/1993 deve essere inviata al seguente indirizzo pec: apolidiaistanze@pecdlci.interno.it, utilizzando il modulo, con relativi allegati, presente su questa pagina.

Alla procedura amministrativa si aggiunge nell’ordinamento italiano il procedimento giurisdizionale di riconoscimento dello status di apolide, che può essere azionato dinanzi alle Sezioni specializzate dei Tribunali Ordinari in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Ue, competenti per territorio.

MODULISTICA PER LE ISTANZE

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