Ufficio II - Cittadinanza
Capo Ufficio di staff
Viceprefetto Ferdinando Santoriello ferdinando.santorielloi@interno.it
Pec: comunicazione.cittadinanza@pecdlci.interno.it
Dirigente in posizione di staff : gestione del contenzioso e rappresentanza in giudizio della cittadinanza
Viceprefetto aggiunto Martina Anatriello
Dirigente in posizione di staff: comunicazione con l’utenza
Viceprefetto aggiuntoi (vacante)
L’Ufficio II – Cittadinanza: si occupa del coordinamento operativo dell’attività svolta da tutti gli Uffici di cittadinanza, curando direttamente l’attribuzione della cittadinanza italiana, per la parte di competenza, secondo il carico di lavoro territoriale Cura il flusso di informazioni necessario con la rete delle aree delle Prefetture-UTG e fornisce idoneo supporto agli ufficiali di Stato civile Approfondisce i temi e garantisce la consulenza sulle tematiche di rilievo.
Con i dirigenti in posizione di staff cura il coordinamento della gestione del contenzioso e della rappresentanza in giudizio relativamente alla cittadinanza, nonché assicura la comunicazione con l’utenza al fine di migliorare il dialogo e garantire un servizio sempre più efficiente.
Il procedimento di cittadinanza ha carattere informatico: i richiedenti accedono al Portale Servizi del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione mediante SPID e compilano una domanda telematica allegando la documentazione necessaria.
Accedendo al portale i richiedenti potranno anche verificare lo stato di avanzamento delle proprie domande di cittadinanza.
È stato appena istituito un ulteriore canale informativo tramite IOAPP, scaricabile gratuitamente su smarthphone.
L’istruttoria viene avviata informaticamente dalla Prefettura, dopo la verifica della regolarità documentale e della sussistenza dei requisiti, con la generazione automatica delle richieste agli Enti tenuti a formulare i pareri di competenza.
A seguito della valutazione da parte degli istruttori degli elementi forniti dagli Enti coinvolti nel procedimento, qualora favorevoli, viene predisposto un decreto del Presidente della Repubblica, nel caso di concessione per residenza in Italia (con previsione di periodi diversi per le varie fattispecie), ovvero un decreto a firma del Sottosegretario delegato, nel caso di diniego; ovvero un decreto a firma del Capo Dipartimento, nella fattispecie del matrimonio all’estero, ai sensi dell’art 5 legge n. 91/1992. È attribuita ai Prefetti la competenza all’adozione del provvedimento finale in relazione alle domande per matrimonio presentate in Italia.